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Come vedono i neonati
I bambini imparano a vedere come impareranno a camminare. I piccoli devono aspettare la quarta settimana di vita per avere una visione abbastanza netta. L'apprendimento visivo si sviluppa nel corso dei primi due anni e continua fino ai 4-8 anni allorché il bimbo avrà la stessa visione di un adulto.
Le immagini arrivano a ciascun occhio con diverse angolature, come se si puntassero sullo stesso oggetto due macchine fotografiche distanti tra loro alcuni centimetri. Il cervello fonde le due immagini in una immagine unica per ottenere la "visione binoculare normale". La fusione e la coordinazione binoculare iniziano verso la quarta settimana di età mentre la capacità di localizzare un oggetto rispetto a noi, detta stereopsi, avviene un pò più tardi.

I difetti visivi nei bambini.
I difetti visivi possono essere presenti fin dai primi anni di vita di un essere umano. Di solito questi difetti non sono gravi e, se presi per tempo, possono essere corretti. Il 12-14% dei bambini presenta anomalie della funzione visiva nel corso dei primi anni ma spesso, per mancanza d'informazione o negligenza, non vengono curati e le ripercussioni possono pregiudicarla in età adulta. I piccoli riconoscono con difficoltà i loro problemi visivi perché non hanno nessun elemento di paragone. È stupefacente vedere come, pur avendo problemi visivi gravi, si muovano negli ambienti con la medesima sicurezza dei loro coetanei sani. Esistono, però, dei segnali chiave che possono rivelare un'anomalia della funzione visiva. È perciò necessario osservare attentamente gli occhi del vostro bambino e i suoi comportamenti per scoprire se presenta disturbi della vista.

I difetti visivi maggiormente diffusi tra i bambini.
Ambliopia.
Si tratta del cattivo sviluppo della visione di un solo occhio. L'occhio ambliope, detto anche occhio "pigro", è stato utilizzato meno durante il processo di sviluppo ed è meno sensibile dell'altro, quindi, non vede bene. Nell'ambliopia gli occhi focalizzano in maniera diversa ed il bambino tende ad utilizzare solo l'occhio migliore. In genere il bambino non si lamenta di questa disfunzione e per scoprirla bisogna cercarla dai primi mesi di età fino ai 2-3 anni.
Le cause possibili sono:
La presenza di uno strabismo più o meno manifesto.
I vizi di refrazione come l'anisometropia (differenza di refrazione da un occhio all'altro) che possono interferire con lo sviluppo normale della capacità visiva dell'occhio difettoso.
Qualsiasi patologia oculare che impedisca la messa a fuoco corretta.
L'ambliopia diventa difficile da curare dopo i 4 anni mentre un semplice trattamento fatto prima può consentire il recupero della vista.
Astigmatismo.
Difetto determinato da una curvatura asimmetrica della superficie corneale che rende difficile la messa a fuoco. Lieve, può causare cefalee, stanchezza e risultati scarsi a scuola. Grave, è causa di una visione sfocata ad ogni distanza.
Ipermetropia.
Nell'ipermetropia vi può essere affaticamento dell'occhio provocato dall'eccessiva stimolazione dell'accomodazione visiva dovuta al difetto di refrazione. Questo lavoro eccessivo dell'occhio può causare bruciori oculari, cefalee (soprattutto alla fine di una giornata di studio) ed il bambino potrebbe reagire preferendo attività meno gravose.
Miopia.
Nella miopia la visione è difettosa per lontano. Il bambino potrebbe strizzare gli occhi per aiutarsi nella messa a fuoco o cercare di avvicinarsi agli oggetti per apprezzarli oppure potrebbe estraniarsi da attività che richiedono una buona percezione da lontano (come nei giochi all'aria aperta).
Strabismo o "occhio storto".
Lo strabismo si manifesta con un allineamento anomalo dei due occhi. Uno degli occhi (ma talora anche ambedue) è girato verso il naso (convergente), verso la tempia (divergente) oppure possono anche manifestarsi strabismi verticali (verso l'alto o il basso). Lo strabismo può essere una delle cause scatenanti di ambliopia. Alcuni bambini molto piccoli presentano dei falsi strabismi dovuti allo sviluppo non ancora ultimato del loro setto nasale: le pieghe della cute coprono parte dell'angolo interno degli occhi simulando uno strabismo convergente. Uno strabismo non costante può essere normale nei primi 4-6 mesi. Invece, se dopo i primi sei mesi gli occhi non sono allineati è utile sottoporre il bambino ad un esame medico.

Bambini a rischio.
Alcuni neonati possono presentare maggiori probabilità di difetti visivi in particolare se:
I genitori portano gli occhiali o hanno malattie oculari ereditarie;
I genitori, fratelli, sorelle o parenti sono strabici o malvedenti o hanno problemi visivi;
Sono nati immaturi (con peso inferiore a 1.5kg), prematuri (gestazione inferiore a 34 settimane) o hanno avuto una patologia neonatale; La madre in gravidanza ha avuto malattie trasmissibili al feto.
La prima visita agli occhi.
Non esiste un'età troppo precoce per consigliare la prima visita agli occhi del bambino, in particolare, se il piccolo manifesta anomalie oculari o del comportamento. In tal caso, bisogna immediatamente ricorrere agli esperti.
Alla nascita il medico pediatra controlla che non ci siano problemi oculari oggettivi ma è opportuno continuare a seguire la salute degli occhi del bambino con una visita dallo specialista oculista: Entro i due anni, se il bambino è a rischio;
Entro i tre anni e in ogni caso all'ingresso della scuola materna;
A cinque anni per valutare se lo sviluppo è normale;
A 10-15 anni quando iniziano a manifestarsi la maggior parte delle miopie lievi o moderate.

L'occhio come primo canale d'informazione.
L'occhio rappresenta il canale primario di comunicazione. Il senso visivo fornisce al cervello il 90% delle informazioni sul mondo esterno e costituisce il principale veicolo dei rapporti sociali. Il bambino impara imitando, diventa consapevole delle azioni compiute con le sue mani e stringe il rapporto con i genitori attraverso il senso visivo: un suo sviluppo anomalo può determinare nel bambino uno sviluppo anomalo generale. La visione non è innata e non resta uguale per tutta la vita ma si modifica nel corso della crescita. Al neonato non sempre è possibile toccare o gustare ciò che desta la sua attenzione e deve perciò accontentarsi di osservare. L'occhio è programmato per apprendere.

Gli occhiali.
Gli occhiali dei bambini devono essere confortevoli, sopportabili ed efficaci per consentire al bambino di muoversi in libertà e per raggiungere lo scopo per il quale sono prescritti. È importante affidarsi all'esperienza dell'oculista e dell'ottico di fiducia per garantire un prodotto adeguato alle esigenze del bambino.
Qualche piccolo suggerimento...
Gli occhiali per i più piccoli devono essere costruiti con:
Appoggio nasale stabile (i bambini hanno il dorso nasale poco sviluppato);
Cerchi ampi con grande campo di visione verso l'alto (I bambini essendo piccoli guardano spesso verso l'alto), lenti leggere, centrate correttamente, antigraffio e resistenti (anche se non esistono lenti a "prova di bambino");
Stanghette che consentano una buona modellatura e curvatura retroauricolare senza recar dolore.

La scuola.
Assicurasi che il vostro bambino abbia una visione corretta diventa fondamentale quando inizia ad andare a scuola. Una visione difettosa può facilmente pregiudicare il suo apprendimento e ostacolare il suo percorso scolastico. Il primo medico sarete voi genitori che dovrete osservare e notare comportamenti inusuali nel vostro bambino.
Tratto liberamente dal libro "Gli occhi del bambino" del Dr. De Marco edito Lion's Club host con il contributo CDV
Una campagna di prevenzione per le scuole: «Occhio agli occhi». Scarica il materiale in formato PDF:
Occhio agli occhi - introduzione
Come funziona la visione
Esercizi e strumenti per tenere in forma la vista

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