FAQ

Le FAQ sottostanti sono a cura della Commissione Difesa Vista.

Se non trovi la risposta che stavi cercando, scrivici a info@cdv.aleaweb.com. La Commissione Difesa Vista sarà lieta di risponderti.
1. LA VISTA SUBISCE VARIAZIONI DURANTE LE ORE NOTTURNE?
Miopia notturna. Di notte, siamo tutti miopi...La miopia notturna è prevalentemente dovuta alla dilatazione maggiore della pupilla, che produce un'aberrazione sferica longitudinale. Così, l'occhio diventa miope (da 0.7 a 1,5 diottrie). Per questo, di notte i guidatori prudenti usano occhiali con correzione diversa da quella diurna. Visione periferica. Di notte l'occhio diventa cieco nei punti centrali di fissazione e nelle vicinanze immediate, mentre la visione laterale si mantiene buona. Se si percepisce un oggetto con la visione periferica, l'occhio vi dirige lo sguardo, ma quando lo fissa l'oggetto scompare. Inoltre, di notte sono visibili solo gli oggetti fortemente contrastanti.
  2.QUANDO INIZIANO A MANIFESTARSI I PRIMI PROBLEMI DELLA VISTA LEGATI ALL'ETA' E QUALI CONTROLLI SI POSSONO EFFETTUARE?
Dopo i 40 anni quasi tutti hanno bisogno di occhiali. La capacità di mettere a fuoco dell'occhio non è più flessibile come in gioventù. E' importante effettuare un controllo globale della propria efficienza visiva almeno una volta l'anno. E' necessario, infatti, individuare tempestivamente difetti visivi anche lievi, di cui inizialmente possiamo anche non accorgerci, ma che col tempo possono compromettere in maniera sensibile le nostre attività. In particolare dopo i 40 anni è indispensabile sottoporsi a un esame oftalmologico per verificare la presenza di eventuali patologie oculari e un esame optometrico per la valutazione dell'efficienza visiva.
  3.QUALI SONO I DIFETTI VISIVI MAGGIORMENTE DIFFUSI TRA I BAMBINI?
Ambliopia: un cattivo sviluppo della visione di un occhio mentre l'altro si è formato normalmente. L'occhio ambliope, o occhio "pigro", è stato utilizzato meno durante il processo di sviluppo ed è meno sensibile dell'altro, quindi, non vede bene. In genere il bambino non si lamenta di questa disfunzione e per scoprirla bisogna cercarla dai primi mesi di età fino ai 2-3 anni. L'ambliopia è difficile da curare dopo i 4 anni, prima è possibile il recupero della vista. Astigmatismo: difetto determinato da una curvatura asimmetrica della superficie corneale che rende difficile la messa a fuoco. Lieve, può causare cefalee e stanchezza. Grave, è causa di una visione sfocata ad ogni distanza. Ipermetropia: può produrre affaticamento dell'occhio per l'eccessiva stimolazione dell'accomodazione visiva dovuta al difetto di refrazione. Questo lavoro eccessivo dell'occhio può causare bruciori oculari, cefalee. Miopia: la visione è difettosa da lontano. Il bambino potrebbe strizzare gli occhi per aiutarsi o cercare di avvicinarsi agli oggetti, mentre potrebbe estraniarsi da attività che richiedono una buona percezione da lontano. Strabismo: o "occhio storto". Si manifesta con un allineamento anomalo dei due occhi. Uno degli occhi ( ma talora anche ambedue) è girato verso il naso (convergente), verso la tempia ( divergente), ma possono anche manifestarsi strabismi verticali (verso l'alto o il basso). Lo strabismo può essere una delle cause scatenanti di ambliopia. Alcuni bambini molto piccoli presentano dei falsi strabismi dovuti allo sviluppo non ancora ultimato del loro setto nasale: le pieghe della cute coprono parte dell'angolo interno degli occhi simulando uno strabismo convergente. Uno strabismo non costante può essere normale nei primi 4-6 mesi. Se invece dopo i sei mesi gli occhi non sono allineati è utile sottoporre il bambino ad un esame medico.
4.QUALI SONO I SEGNALI CHIAVE CHE POSSONO RIVELARE UN'ANOMALIA DELLA FUNZIONE VISIVA NEI PIU' PICCOLI?
Comportamenti
  • Strizza gli occhi per guardare specie da lontano
  • Preme frequentemente le dita sugli occhi chiusi
  • A un mese non fissa persone o oggetti a due metri di distanza
  • Muove continuamente e a scosse gli occhi
  • Non vede gli ostacoli
  • Tiene gli oggetti insolitamente vicino o lontano
  • Dice di vedere doppio o presenta torcicollo
  • E' intollerante alla luce
Segnali fisici
  • Occhi non allineati, storti
  • Occhi particolarmente piccoli, o voluminosi che non si aprono regolarmente
  • Lacrimazione persistente o abbondante
  • Cornea lattiginosa
5.QUALE TIPO DI LENTE OCCORRE ADOTTARE PER POTERSI PROTEGGERE MEGLIO DAI RAGGI DEL SOLE?
Si possono avere tre tipi di lenti: standard o normali, polarizzanti e fotocromatiche. La lente polarizzata filtra anche i riflessi e può contribuire, non solo a proteggere l'occhio, ma anche a migliorare la visibilità, per esempio sulla strada assolata, sulla superficie dell'acqua, ecc. Infine, le lenti fotocromatiche, capaci di variare da sole il potere filtrante in funzione della quantità di UV presente nell'irradiazione solare. Questo tipo di occhiale è comodo perché può essere indossato di continuo, a tutte le ore e nelle abitazioni come in esterno. La specchiatura è un procedimento che può essere applicato sulle diverse lenti e risulta utile in condizioni di luce molto intensa, come appunto in montagna e sui ghiacciai. Anche le lenti oftalmiche colorate possono garantire gli stessi effetti di protezione. Le lenti si differenziano anche per il "potere filtrante": in città o al mare in bassa quota, le condizioni di luce sono molto diverse rispetto all'alta montagna innevata, dove è necessario dotarsi di filtri ancora più protettivi, sia per la pelle, sia per gli occhi. Per questo è opportuno dosare eventualmente il potere filtrante delle lenti, in base alla scala definita da un'altra norma europea, la UNI EN ESO 12312-1.
Categoria e Descrizioni d'uso tipo di lente:
  • Cat. 0 - 1 per locali chiusi, impieghi fashion o giornate senza illuminazione (protezione dal vento) trasparente o filtro debole, filtro leggero;
  • Cat. 2 per illuminazioni medie, giornate nuvolose, in città, ecc. filtro medio (non adatto alla guida notturna);
  • Cat. 3 uso generale in pieno sole filtro scuro (non adatto alla guida notturna);
  • Cat. 4 impieghi con forti illuminazioni, alta montagna, superfici riverberanti, ecc. filtro molto scuro (non idoneo alla guida!);
6.UN'ESPOSIZIONE INCONTROLLATA AI RAGGI ULTRAVIOLETTI PUO' DANNEGGIARE OLTRE L'OCCHIO, ANCHE I DELICATI TESSUTI CIRCOSTANTI. COME RICONOSCERE UN BUON PAIO DI OCCHIALI DA SOLE?
La direttiva europea 86/686/CEE recepita in Italia con il decreto legislativo 475 del '92 stabilisce i requisiti di sicurezza essenziali e definisce le prove di idoneità necessarie per garantire che gli occhiali siano sicuri sempre se indossati in modo corretto e utilizzati per il fine previsto. Un occhiale a norma deve avere la marcatura CE e la nota informativa. La marcatura deve essere apposta sugli occhiali in modo visibile, leggibile ed indelebile. Se le caratteristiche dell'occhiale non permettono altrimenti, la stessa marcatura va posta sull'imballaggio. La nota informativa è preparata e rilasciata dal fabbricante. Deve contenere l'indirizzo dello stesso o del distributore, le informazioni sull'uso, la categoria del filtro solare (da 0 a 4) i dettagli tecnici di protezione e dei livelli di rischio, la classe di appartenenza (qualità ottica delle lenti), i suggerimenti per la pulizia e eventuali limiti di utilizzo.

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