Glossario

Accomodazione
Capacità naturale di mettere a fuoco le immagini in rapida successione per vicino e per lontano (simile allo zoom).

Acutezza visiva
La minima distanza alla quale si riescono a percepire, ancora come separati (minimum separabile), due trattini adiacenti (si esprime in “decimi”, “ventesimi” ecc.).

Ambliopia
Funzione visiva inferiore alla norma non giustificabile con alterazioni organiche visibili (ambliopia funzionale), associata a strabismo (ambliopia strabica) o da causa clinica accertata (ambliopia organica), o da privazione di stimoli sensoriali adeguati (ambliopia anisometropica).

Anisometropica
Inegualità di refrazione.

Astigmatismo
Difetto refrattivo per cui la curvatura della cornea non è uguale nei due meridiani principali – verticale ed orizzontale.

Congiuntiva
Sottile membrana che riveste il bulbo oculare nella sua parte esposta all’aperto.

Cornea
La parte più anteriore e trasparente del bulbo oculare (prima lente della “finestra occhio”).

Correzione ottica
Impiego di lenti dotate di potere ottico tale da annullare le conseguenze di un difetto refrattivo.

Cristallino
Lente posizionata dietro l’iride, a potere variabile, capace di variare la messa a fuoco, a secondo della distanza, degli oggetti. La cataratta lo rende opaco.

Decimi
Frazioni decimali della unità di misura convenzionale che indica l’acutezza visiva; il soggetto normale che possiede la vista completa ha 10/10, cioè un’unità intera.

Difetto/Vizio di refrazione
Anomalia del sistema ottico per cui l’immagine di una oggetto situato all’infinito non si forma nitidamente sulla retina (miopia, ipermetropia, astigmatismo).

Diottria
Unità di misura convenzionale usate per indicare la potenza di una lente correttiva.

Emmetropia
Condizione dell’occhio normale per cui l’immagine di un punto all’infinito si forma esattamente sulla retina.

Epicanto
Piega cutanea che sovrasta in canto interno e simula uno strabismo.

Eso-tropia
trabismo convergente, in cui uno o due occhi vanno in maniera costante in dentro.

Exo-tropia
Strabismo convergente, in cui uno o due occhi vanno in maniera costante in fuori.

Fissazione
Mantenimento stabile sulla fovea dell’immagine dell’oggetto osservato.

Fovea
Areola centrale della macula, dotata di massima acutezza visiva.

Fusione
Meccanismo che gestisce in una sola immagine le due immagini che la corteccia visiva riceve, una dall’occhio destro e una dall’occhio sinistro.

Ipermetropia
Difetto di refrazione in cui l’immagine si proietta dietro la retina (es. occhio troppo corto).

Iper-tropia
Strabismo verticale in cui un occhio va in maniera manifesta verso l’alto in rapporto all’altro occhio che fissa diritto.

Ipo-tropia
Strabismo di verso opposto al precedente.

Iride
Membrana che si trova dietro alla cornea e davanti al cristallino. Presenta colorazioni diverse ed ha un foro centrale: la pupilla.

Lente
Mezzo ottico delimitato da 2 superfici refrattive di cui almeno una curva (in vetro, in materiale acrilico infrangibile, ecc..). Sono dette negative e indicate con segno “-” per correggere la miopia, sono dette positive e indicate con il segno ” ” per correggere l’ipermetropia.

Macula
Area centrale della retina di massima acutezza visiva e responsabile della percezione cromatica; contiene la maggior parte dei coni.

Miopia
Difetto di refrazione in cui l’immagine si proietta davanti alla retina (es. occhio troppo lungo).

Muscoli extra oculari
Sono 6 muscoli per occhio, lo muovono in tutte le direzioni, lavorando in perfetto sincronismo con i muscoli dell’altro occhio.

Nervo ottico
“Cavo” di collegamento formato dalle fibre nervose che portano gli stimoli visivi dalle cellule retiniche al cervello.

Nistagmo
Movimento involontario, oscillatorio, ritmico dei bulbi oculari.

Ottotipo
Apparecchio per misurare l’acutezza visiva. Contiene figure, lettere, numeri ecc.. che devono essere identificabili ad una data distanza.

Periodo critico
Epoca in cui il sistema nervoso del bambino ha la massima risposta alle azioni nocive o alla riabilitazione.

Prova del rifiuto
Modo semplice ma non sempre assolutamente certo che aiuta ad individuare un grave deficit visivo del bambino in età pre-verbale.

Pupilla
Il foro centrale dell’iride che può variare di diametro a seconda dell’illuminazione, di farmaci e di emozioni.

Refrazione
Il modo in cui i raggi luminosi vanno a fuoco sulla retina permettendo di vedere. I suoi difetti sono la miopia, l’ipermetropia e l’astigmatismo.

Retina
Membrana che tappezza la faccia interna della parte posteriore dell’occhio. Nelle sue strutture ci sono i coni (deputati alla visione distinta e ai colori), numerosissimi in regione centrale (maculare) e i bastoncelli (consentono la visione in penombra), più numerosi in regione periferica.

Sclera
Guscio di contenimento che racchiude tutte le strutture. È ricoperta dalla congiuntiva, nella sua parte anteriore è trasparente (cornea). Le sei coppie di muscoli attaccati ad essa consentono il movimento del globo oculare.

Stereopsi
Sensazione del rilievo ottenuta grazie alla fusione di immagini binoculari; consente una miglior percezione di un corpo solido nello spazio.

Strabismo
Disallineamento dei due globi oculari nella posizione o nel movimento (componente motrice) e alterazione della visione binoculare (componente sensoriale).

Visione binoculare Normale
Unificazione in una sola percezione dei due stimoli differenti forniti dai due occhi.

Visus
Sinonimo di acutezza visiva. Si misura con gli ottotipi.

Vitreo
Struttura trasparente, gelatinosa che si trova dietro l’iride e davanti alla retina e che riempie, dandogli forma, il globo oculare.

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